Ad un giorno dalla introduzione sulla gestione probabilmente vi chiedete se e quanto è stata utile.
Spero sia servita a rendervi consapevoli che la materia nel suo insieme è complessa. Spazi, alimentazione, pareggio dello zoccolo sono argomenti ognuno dei quali ne sottende altri.
Un laureato in scienze naturali, un biologo, un veterinario necessiterebbero di un master annuale per specializzarsi. Il pareggio come tecnica abbisogna poi di un tempo anche più lungo per incontrare casi, stagioni ed ambienti. Il risultato di tutto questo è che individui più o meno spregiudicati o superficiali dopo un brevissimo tirocinio spesso pagato caro si spacciano come professionisti e trattano i cavalli loro affidati come un medico che prescrivesse la stessa medicina a tutti i suoi pazienti. Quasi nessuno studia i maestri del passato in lingua originale e ne confronta idee e tecniche.
Io stesso ho avuto, tra i tanti, solo pochi allievi che hanno dimostrato di sapersi impegnare con continuità teoricamente.
Il comportamento ricorrente è quello invece di chi crede unicamente nella pratica. Che invece necessita di teoria.
Il pareggiatore e l’alimentarista non sono un semplice manuale o un bottegaio. Un pareggiatore che non riconosce una carenza od un eccesso nutrizionale non può compiere il suo lavoro. E non può farlo se non è un ottimo organizzatore degli spazi e di tutto quanto concerne la gestione. Men che meno se non conosce la pratica della gestione dell’animale che soffre, causa gravi errori di gestione, di patologie dello zoccolo.Queste mancanze lo degradano a “tagliaunghie”.
Ora, studiare e praticare non è solo uno strumento atto alla formazione di figure professionali e capace di produrre reddito.
Idea conduttrice del movimento barefoot fu quella della emancipazione del proprietario (scusate il termine inappropriato) del cavallo e il benessere animale.
Senza studiare anni come uno studente universitario ma applicandosi con una certa regolarità e curiosità il proprietario può diventare un ottimo proprietario del suo cavallo o asino conoscendone le necessità. Già impiegare nello studio delle materie cui abbiamo accennato durante la giornata introduttiva lo stesso tempo che dedicate a montare o con il vostro istruttore di equitazione farebbe la differenza e impedirebbe al vostro cavallo di diventare una preda, ogni giorno, di parassiti, improvvisati e ciarlatani.
Quando andate a spasso o a lezione nel maneggio dedicate tempo a voi stessi. Se provate a capire che fieno sta mangiando o avete cura periodicamente dei suoi zoccoli state dedicando tempo a lui.
Se avete desiderio di continuare, senza formalismi e senza costi nella esplorazione del mondo della gestione naturalizzata Mauro Carugo o i tanti miei ex allievi sanno che sono sempre a disposizione. Se avete domande rispondo via mail ma considerate che non è praticabile la strada della ripetizione continua a mille quesiti eguali a mille interlocutori diversi. La via maestra è quella dell’aula e del campo. A molte domande trovate risposta sul sito bitlessandbarefoot-studio.com
Si tratta di un sito vasto che conta vari argomenti, ognuno con un menù che conduce ad una moltitudine di articoli. Credo ben più di 400. Di conseguenza non è navigabile con un telefonino anche se vorrei renderlo tale almeno per far si che il visitatore possa farsi una idea dei contenuti.
Buon divertimento e buone letture.
Franco Belmonte