Ho letto e continuerò a trovare articoli e sentire chiacchiere sulla incapacità, brutalità e metodi spicci dei maniscalchi.
Questa volta, senza avvallare comportamenti censurabili, desidero mirare e colpire dall’altra parte, sul fronte dei proprietari. Vuole essere una provocazione questo articolo. Chi ha da intendere, intenda.
Prendo di mira i proprietari di cavalli, che magari sbandierando rispetto e sensibilità per i propri animali non ne hanno in effetti per loro e per gli esseri umani.
Se tenete i vostri cavalli nel fango o i vostri recinti sono sporchi e di conseguenza i cavalli sono impresentabili ad un veterinario e ad un maniscalco allora qui siete presi di mira.
Voi che spazzolate il cavallo per non sporcarvi, che gli mettete fieri la capezza Parelli, ma che non vi sognate di sollevare e pulire gli zoccoli prima di uscire e meno che meno al ritorno, siete presi di mira.
Voi che non sapete utilizzare una spazzola per zoccoli, non li disinfettate periodicamente e credete che un cavallo, ferrato o scalzo che sia, necessiti solo di un tagliando periodico a intervalli lunghi ed economici…
…e voi che non abituate il vostro cavallo a sollevare i piedi e a rimanere in pace fermo permettendo l’esecuzione del “tagliando” siete davvero da prendere di mira!
Animali sporchi, luoghi inadeguati senza piazzola, senza riparo dal sole, cavalli non educati.
Proprietari che rimangono perplessi o reagiscono ad un colpo di piatto della raspa al cavallo o ad uno jo-jo fase 4 per richiamare momentaneamente all’ordine un cavallo capriccioso.
Il colpo di piatto dovrebbe essere per voi. Insieme alla vergogna.
Chi viene da voi è spesso prodigo di consigli…inascoltati. Può essere la persona più paziente del mondo ma non è li per fare recuperare al cavallo mesi o anni di mancanze.
Lo criticherete comunque, nel caso decida di andarsene o che, esasperato, dimostri la fermezza resa necessaria per completare il lavoro.
Tra il sudore e la fatica un colpetto di piatto ci sta. Non è lui che dovete biasimare ma voi stessi. Se non conoscete la fatica che richiede il pareggio di un cavallo pesante o “cocco di mamma” dovete solo stare zitti.
Una categoria particolarmente pericolosa é rappresentata dagli pseudo intellettuali, magari quelli che hanno frequentato con poco profitto un paio di giornate Parelli senza averne colto, neppure minimamente il senso e disposti a criticare il sistema subito dopo. Si tratta di persone insicure senza il carattere necessario per porsi con autorevolezza nei confronti del cavallo. Sono e rimangono ignoranti ed imbelli. I loro cavalli assomigliano a bambini ipercinecitici incapaci di ascoltare e restare fermi, senza rispetto. L’insieme, se si aggiunge la folla di amici o il solito gruppetto di capitati per caso insieme ad una giornata NO non può che finire malamente. Fortunatamente succede di rado, io posso ricordare due o tre casi. Succede di rado ma succede di perdere le staffe e utilizzare le fasi …1-4 di fronte a persone incapaci di realizzare.
Ricordo Edwin Wittwer che anni fa, non so adesso, non voleva proprietari ai colt start. Aveva ragione.
Il maniscalco o il pareggiatore vengono a riferrare o pareggiare il vostro cavallo. A 100, duecento o più km. Con la pioggia o con il sole , le mosche ed il rischio.
Se lo mettete in condizione di fare il proprio lavoro in un posto pulito e riparato, con un animale tranquillo perchè preparato, dimostrerete di possedere il “savvy” che nessuno vi potrà mai insegnare.