Fusione tra AHA e PHCP. Mauro Carugo certified practitioner della American Hoof Association.
La American Hoof Association e la Pacific Hoof Care Practitioners si sono fuse in un unico gruppo. Le due associazioni hanno avuto dall’inizio idee e persone in comune. Certificati AHA sono stati i fondatori, gli istruttori ed animatori della PHCP. Pete Ramey la figura trainante di entrambe.
Perché due gruppi distinti? Quali le loro caratteristiche?
A parte la consueta difficoltà umana di elaborazione ed organizzazione e obiettivo comuni la AHA si è contraddistinta per la assoluta mancanza di interessi sottostanti.
Si è entrati, fino a dicembre del ’19 a far parte della AHA sottoponendo al comitato di valutazione la propria attività teorica e pratica, la capacità di riabilitazione dello zoccolo e ottimizzazione della performance del cavallo, la propria capacità di espressione e insegnamento.
Quando Ramey si mise in pausa per dedicarsi alla scrittura del libro “Care and Rehabilitation of the Equine Foot” indicò come suoi sostituti nella attività di mentore e clinician i membri certificati della sua AHA. L’esame, durissimo.
Nessuna organizzazione verticistica e nessuna suddivisione dei membri in classi di appartenenza. Solo recentemente era stata aggiunta la possibilità di essere riconosciuti come “apprentice” presentando un programma ridotto in attesa della certificazione piena. Una tale struttura capite che non si prestava a deviazioni e compromessi. La preparazione del materiale per la valutazione occupava il candidato, già professionista da almeno due anni, da un minimo formale di sei mesi ad un più realistico anno e mezzo e comprendeva la dimostrazione della riabilitazione di cinque diversi casi patologici in tre pareggi consecutivi per un totale di quindici, la discussione filmata di altri pareggi con ogni scelta ed azione motivata, il corretto utilizzo di accessori ad esempio le scarpette, del terreno di lavoro, riabilitazione, riposo e pascolo nonché la prova della pratica conoscenza di molti altri aspetti relativi alla gestione quali la nutrizione, eccetera. Quasi tutti erano nel contempo conoscitori del lavoro di Robert Bowker, di Debra Taylor, di Eleanor Kellon. Specialmente di quest’ultima responsabile di una importante opera didattica. Senza trascurare lo studio comparativo delle opere dei maestri storici del barefoot, Ramey e Jackson innanzitutto.
Ma lo studio non terminava con la certificazione. Ognuno poteva, anzi era richiesto, condividere i casi più difficili perchè l’esperienza di uno potesse diventare comune.
I membri erano anche concordi nel sostenere che la loro attività pratica doveva, nei modi scelti da ognuno, essere accompagnata dalla divulgazione dei principi e formazione di nuovi “hoof care provider”. Questa in breve era la American Hoof Association.
Il percorso nella PHCP è formalmente simile anche se guidato. Esiste infatti la figura del mentore, dell’insegnante, insomma si tratta di una più standard organizzazione a scalini. Mentre nella AHA il candidato “correva da solo” impegnandosi nello studio dei maestri e facendo affidamento sulle esperienze sue e di altri nella speranza di entrare in un club ad alto livello guidato dalla figura carismatica di Ramey nella nuova PHCP si è condotti “per mano”.
Naturalmente il primo modo di intendere è, o meglio era, ottimo per chi possiede un buon livello intellettuale e capacità pratica nonché di applicazione e ricerca mentre mal si adatta al principiante o a colui che addirittura dovrebbe ricorrere, come succede spesso all’Università ai meno dotati, a organizzazioni private per la preparazione degli esami.
Ognuno può evidenziare pregi e difetti insiti nelle due diverse strutture. La AHA è stata vista come elitaria o addirittura come una setta da chi non si è mai sentito in grado di affrontare il percorso di valutazione. Gratuito e impegnativo. Si, avete letto bene, gratuito. A nessuno è mai stato chiesto un soldo, solo capacità critica, perseveranza, studio. E nessuna omologazione nelle idee.
Inutile dire che io la preferivo anche se ho introdotto entrambe in Italia e sono stato il primo certificato in ambedue.
Credo che il travaso di persone del calibro di Pete Ramey, Gery White, Lisa Dawe in aggiunta alle migliori già presenti faccia si che la nuova organizzazione possa fare proprie le migliori qualità di entrambe.
Il movimento barefoot non ha bisogno di ulteriori associazioni con l’unico scopo se non quello divendere patacche a buon mercato o a caro prezzo.
Certo la lingua inglese continuerà a costituire una barriera ma la sua conoscenza, almeno quella sufficiente a leggere e scrivere, è necessaria in qualsiasi attività. Non si può comprendere Jackson o Ramey per interposta persona. Non si può discutere se non nell’ambito del ristretto circuito nazionale.
Ora, non credo che mi rivedrete come anni fa nell’elenco della PHCP, ogni cosa ha una fine, anche se continuerò a dedicare un poco di spazio e tempo ai cavalli ed a coloro che li vogliono tenere bene. Ovvero naturalizzando la gestione.
Finchè il sito della AHA occuperà uno spazio nel web mi ci continuerete a trovare. Il vecchio sito della AHA infatti sarà mantenuto vivo anche se inattivo per reindirizzare i visitatori a quello della PHCP .
Interessante per noi italiani è che l’ultimo atto del comitato di valutazione della American Hoof Association è stato quello di certificare Mauro Carugo di EquiCaere. Il suo centro si trova a Cerveteri.
Mauro Carugo si occupa di addestramento cavalli e di pareggio, periodico e riabilitazione. Scuola di equitazione e pensione.
La sua certificazione, che ha impegnato il comitato di valutazione della AHA tutto il mese di dicembre fino a Natale è stata una bella soddisfazione per lui, che si preparava da anni, ma anche per me.
Circa dieci anni fa Mauro Carugo si è affidato a me per migliorare progressivamente la gestione dei suoi cavalli.
Analisi del fieno, integrazione della dieta, analisi delle feci per la valutazione delle parassitosi, la sistemazione ottimale degli spazi che lo ha condotto insieme alla moglie Chiara a sostenere le spese per acquistare nuovi pascoli in vista della riduzione del carico animale per ettaro.
Non vi è stato in dieci anni un solo caso di colica nel centro. Gli unici cavalli laminitici sono quelli arrivati tali per essere riabilitati. Lo stesso dicasi per le patologie della parte posteriore del piede, leggi sindrome navicolare. Dieta di solo fieno, ben ftto e adatto alla condizione ed attività dei cavalli del centro, integrazione minerale ad hoc.
Probabilmente troverete lui negli elenchi della PHCP. Giovane e professionista è utile e logica l’appartenenza ad elenchi professionali.
Con la fusione i certificati AHA troveranno infatti casa liberamente nella PHCP. Ed è naturale in quanto si tratta di professionisti di lungo corso e di più alto valore.
Tra loro il fisico Leonardo deCurtis, già certificato ed appartenente ad entrambe da tanti anni.
Tra gli altri AHA che non credo troverete dall’altra parte ricordo Gianluca Balzani e Roberto Fabbri, entrambi apprentice. Hanno uno scarso interesse di appartenenza poiché svolgono principalmente altre attività anche se conoscono il pareggio professionalmente e si prestano con successo spesso volontariamente. Con ogni fusione come nei traslochi si perdono pezzi per strada…bei pezzi. Con la raspa in mano ed in sella.
Altri bravissimi pareggiatori con interesse a trecentosessanta gradi sugli equidi come Gianfranco Soggia o Giuseppe Princiotta sono più anziani, per questo anche essi poco interessati ad ogni tipo di associazione. Avessero completato la “application” sono certo che sarebbe stato un successo. Non credo esista un esperto di asinelli più in gamba di Soggia nè un entusiasta della tenuta e calibro di Princiotta. Grazie soprattutto a loro, a Mauro Carugo e Chiara Itri è stato possibile organizzare per la terza volta uno stage con Wendy Bryant sulla cura e pareggio dei denti. Pareggio con utensili manuali e senza l’uso di anestetici grazie alla abilità manuale e confidenza nella gestione del cavallo da terra. Una tecnica quella di Bryant e prima di lei dei maestri La Flure e Fragale che permette con utensili manuali, a freddo e senza anestesia il bilanciamento anche dei soggetti più anziani minimizzando lo stress. Tutti speriamo che nel prossimo futuro gli studenti di oggi possano diventare un aiuto per gli altri proprietari. Soprattutto speriamo che Jennifer Keller, vicina alla laurea in veterinaria, continui su questa strada.
Come spesso si sente dire in altri campi è mancato di fatto l’impegno continuativo di un maggiore numero di giovani, soprattutto per la formazione. I giovani hanno spesso colto, della mia attività divulgativa ed didattica, solo l’opportunità di lavoro ed in modo affrettato. A molti è macata la stoffa ovvero la tenacia e il cuore che serve in ogni attività continuativa e per sottoporsi a giudizio. Ma tra i giovani Gianluca Civeli di Certaldo occupa un posto a parte. Gianluca è un freelance ed outsider naturale. Finalmente lo vedo stabilizzato dopo anni di ricerca di un posto sicuro ed affidabile per gli animali. In provincia di Siena è difficile trovare e mantenere ettari sufficienti per un branco in gestione naturalizzata. Lo spazio che offre ai suoi cavalli è stupendo. Al resto pensa con le sue doti di addestratore e pareggiatore.
Tornando alle due “americane” ed in definitiva, nella fusione tra AHA e PHCP è stata percorsa la strada che ormai sembra obbligata per tutti. Le attività e gruppi si fondono per dare vita ad associazioni ed imprese di maggior peso.
Venendo a noi, bitlessandbarefoot-studio resta tal quale. Le visite al sito sono molte e restiamo un punto di riferimento nazionale. La conoscenza non brillantissima della lingua inglese e la non continuativa collaborazione di coloro che sono di lingua madre inglese impedisce fortemente la diffusione del sito fuori dai confini. Ma alcune monografie che sono riuscito a tradurre in un buon inglese come “Sindrome Navicolare” hanno avuto un grande successo e sono in prima pagina nei motori di ricerca. Nelle consultazioni gli Stati Uniti occupano il primo posto cui segue l’Italia.
Il futuro prossimo?
Questa primavera e la prossima estate sarò lieto di partecipare agli incontri che saranno organizzati per me o con me soprattutto da Carugo grazie anche alla posizione centrale e facilmente raggiungibile di Equicaere nel Lazio sulla via Aurelia.
Vorremmo affiancare a delle giornate introduttive sulle generalità della gestione delle giornate dedicate allo studio dei maestri del barefoot. La tecnica del pareggio si è evoluta rapidamente nel volgere di quaranta anni. Scoprirne storia e motivazioni costruisce pareggiatori che sanno adattarsi alle condizioni e scenari che cambiano pur mantenendosi focalizzati sul benessere animale.
Saluti a tutti. Complimenti a Mauro e auguri ai vostri cavalli. Dipendono dalle vostre scelte.
Franco Belmonte, bitlessandbarefoot-studio, gennaio 2020