Letture

Miller e futurity. And they call us horse lovers

By Robert M. Miller, DVM
veterinario famoso in USA per i suoi studi sull’imprinting.

L’articolo è in lingua inglese. La traduzione che segue in italiano è di Lucilla. E’ sottolineato da Miller quanto gli animali vengano “utilizzati” in modo distorto, crudele, soprattutto sciocco. Se siete attratti dalle discipline americane così come sono concepite e praticate attualmente, i vostri cavalli trarranno vantaggio da questa  lettura di Miller.

E se siete veterinari, il vostro collega veterinario scrive direttamente per voi! Questo articolo dovrebbe essere utile a farvi  riconsiderare almeno alcune delle vostre scelte ed atteggiamenti.

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The unfettered foot, T. Teskey

A paradigm change for equine podiatry
Tomas G. Teskey D.V.M.

“Primum non nocere” (First, do no harm)
Attr. Hippocrates c.460-357 B.C.

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T.Teskey 2

Equine veterinarians have a responsibility to study the evidence that shoeing is harmful to horses.   At graduation, we swear an oath to use our knowledge to enhance animal health and we accept, as a lifelong commitment, the obligation to continually improve our knowledge and competence.

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In Turchia, Barefoot e cavalli stabulati, una lezione “turca”

Partendo per la Turchia, per sferrare e pareggiare cavalli nella provincia di Mugla, non sapevo certo cosa avrei trovato. Nelle mail precedenti alla partenza ho chiesto ai proprietari dei cavalli di provvedersi di aceto, solfato di rame, antibiotici e antifungini nella previsione di trovare animali con fettoni in pessime condizioni.

Con grande sorpresa i fettoni erano in ottima salute nonostante il ricovero notturno dei cavalli in box provvisti di lettiera di truciolo di legno (uno strato di truciolo di circa 10-20 cm su base di cemento) e la permanenza diurna in paddock della dimensione di circa 30 metri per 20. I cavalli devono essere chiusi dentro i box la notte per varie ragioni.

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Paddock Paradise – Track System

di Alberto e Franco

Riporto il botta e risposta su un argomento attuale, la gestione del cavallo in spazi organizzati.

Non ho cancellato nulla. A tratti la passione e l’esuberanza uniti alla volontà di trasmettere le proprie esperienze può far sorridere. Non sottovalutatele e apprezzate la sincerità. Ogni riquadro corrisponde ad un intervento. La discussione è pubblica e forse ancora verificabile anche dai non iscritti al vecchio barefooter forum. Accedendo al forum nella parte “gestione generale ed addestramento” chi è curioso può risalire alla paternità degli interventi. La discussione risale a qualche anno fa. Ben poco é cambiato da allora. Semmai al benessere degli animali si sono aggiunte considerazioni sul benessere e qualità della cotica erbosa dei pascoli ed alla difficoltà di far quadrare le due cose. Su questo verte la nota finale.

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Come introduzione vi presento il lavoro di Francesca e Alessandro in provincia di Roma, Trevigiano Romano. Di idee chiare e realizzazione veloce F. e A. hanno organizzato lo spazio sulla collinetta dove tengono i cavalli e stanno realizzando una area drenata. Segue il paradise realizzato da John Fitch. John vive nello Utah. E’ uno dei fondatori della American Hoof Association ed istruttore della PHCP. A seguire l’esperimento di Erica a Manziana.

John Fitch paradise

John Fitch paradise  –  http://utahhoofcare.com/

We believe that “as close to natural” husbandry is part of the art of keeping horses, that’s why we have provided a pea gravel track around a 3 acre pasture for them to live on. Hay is spread out randomly around the entire circumference of the track to encourage the horses to be constantly moving. At first moving forward to find a better bite of hay and later to find that last remaining pile. The width is somewhat of a squeeze to encourage forward movement and for more economical use of pea gravel. Pea gravel cleans and stimulates the wall and sole while providing a clean place to roll and a dry, malleable place to stand and articulate a toe downward to unload the navicular bone and slack the deep digital flexor tendon. Looking down the track the horses see a seemingly endless place to run forward. All six of our horse often can be seen racing around the track as fast as they can go. Tearing through the corners and sliding to a stop until the Alpha, Trigger, signals that it is time to practice one more time how to outrun a mountain lion. If you are interested in building your own track give me a call and I’ll answer any questions you may have.

Erica, Isola dei Cavalli

Isola dei Cavalli, Manziana (Roma). Erica ha realizzato un ampio corridoio che i cavalli possono utilizzare per i loro spostamenti tra le due zone di soggiorno. Il corridoio é drenato, di ampie dimensioni a vantaggio della sicurezza, permette ad animali e mezzi meccanici di muoversi con disinvoltura. Qualsiasi struttura deve necessariamente essere adeguata alla circostanza. Non credo si debba applicare uno standard se non alla sicurezza grazie al buon senso. I cavalli in questo caso possono esprimere la voglia di movimento e la loro velocità senza rischio. Collegando due diverse zone é superata la “esigenza” di un anello chiuso. Certo qualsiasi idea e lavoro possono essere mortificati dall’eccessivo carico animale e dalla scelta di materiali non idonei.

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Autunno e cura dello zoccolo

revisione 2017

Quel che segue in inglese è un breve passo estratto dalla lunga sequenza di articoli dedicata al fettone scritti dalla veterinaria C.Platz.

Con l’approssimarsi dell’inverno, l’aumento dell’umidità ed il fango sono inevitabili. La periodica osservazione e disinfezione dello zoccolo sono la  migliore prevenzione. Lo zoccolo non è al sicuro per il solo fatto di essere sferrato. La pulizia scrupolosa, l’attenzione consapevole differenziano il vero barefooter.

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Heart and technique. A testimony from Italy

Written for “The horse’s hoof magazine”, issue n°46 spring 2012

2011 ended positively and 2012 looks promising. The number of horses that I trim is constantly growing. At the moment, I have several courses planned, not only on hoof maintenance but also on various topics that I conduct together with a veterinarian friend.

However, it’s not correct to look at my small personal success in the evaluation of the national situation. The slow diffusion that I perceive is strictly tied to the natural horsemanship environment. It involves a number and type of person that from the beginning have a different mindset and whose interest could have been predicted from the start.

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Horses stories: Funny and Schnappi

Written for “The horse’s hoof magazine”, issue n°42 spring 2011

Preface by Susan Duckworth.

I know there`s quite a few of you out there that Drive bitless and barefoot, I don`t but I have a dear friend in Italy that does, and he is a barefoot trimmer too. Below is an article that Franco had published in “Long Reins News” in Italy.

I hope you all enjoy reading it as much as I have. And hope it gives inspiration to those who are thinking of driving bitless and barefoot. At the bottom of this page are more pics.

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Fratture, imbraghi per cavalli. “Qualcosa su cui riflettere”

di Marco Campara

Come in tutti i racconti belli o tristi che siano c’è bisogno di un piccolo prologo. Lavoro da meno di un anno a tempo pieno nell’allevamento cavalli della mia fidanzata, ho deciso per varie motivazioni di lasciare la città e la mia precedente professione per riavvicinarmi ad una vita più naturale e a dei ritmi più umani (umani ancestrali).

I perché e i percome sono argomento di un’altra vicenda quello che ci interessa sapere per procedere nel racconto è che ospite nella nostra struttura si trova un cavallo che vittima di un incidente si ritrova con l’arto posteriore completamente rigido. Questo handicap gli impedisce di rialzarsi in autonomia da sdraiato. La consuetudine lo avrebbe voluto soppresso ma la dedizione del suo proprietario ha fatto si che conduca ad oggi (sono passati due anni) una vita più che decorosa.

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La vita di due puledri norici nati per essere macellati. “Funny e Schnappi”

Pubblicato sul Notiziario delle redini lunghe del Gruppo Italiano Attacchi, anno 2009.

Non sono mai stato incline a fare regali ma vorrei farne uno ai miei due cavalli immaginando di farlo ai cavalli in genere. Sono loro riconoscente. La mia vita è sicuramente migliore rispetto a quella che farei se non li avessi.

Perchè? Mi muovo di più, conosco più gente, mi diverto. Ahimè, spendo! Fin qui, nulla di strano. In fondo, non basterebbe andare in palestra per ottenere un risultato simile?

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Parassitologia, sul controllo dell’infezione

La somministrazione stagionale o addirittura bimestrale di antielmintici induce resistenza, i farmaci intervengono negativamente sono causa di stress e concorrono, secondo Jackson, contribuiscono a creare le condizioni per il progressivo deterioramento delle strutture dello zoccolo.

La pulizia dei pascoli (chi la fa?) e delle stalle, la rotazione dei pascoli, il pascolo misto cavalli, bovini, etc contribuisce alla limitazione dell’infestazione.

La identificazione e la conta dei parassiti è essenziale al corretto utilizzo degli antielmintici altrimenti indiscriminato e cieco.

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