Genovese e biologo, cultore del Pareggio Naturale dello Zoccolo, mi piacciono gli attacchi ed i cavalli pesanti. Alcuni esami hanno contribuito maggiormente alla mia formazione, li ricordo insieme ai docenti (anni ’70 all’Università di Genova, corso di laurea in Scienze Biologiche):
Fisica (Gliozzi). Biofisica (Morchio). Compl. di Fisica (DE Paz). Anatomia Comparata (Minganti). Ed è al prof. Minganti, allora preside della facoltà e titolare degli insegnamenti di anatomia comparata e istologia,embriologia e morfogenesi che dedico ciò che scrivo.
Ho speso alcuni anni della mia vita in un laboratorio del CNR. E’ stata una esperienza che ha lasciato dei segni, non mi sono mai sentito un biologo nel senso comunemente inteso ma un naturalista e mi sarei laureato in Scienze Naturali se avessi saputo fare migliori valutazioni. Di fatto ascoltai coloro che ritenevano la laurea in Scienze Biologiche più accreditante nel mondo del lavoro. Purtroppo “biologo” significava, e significa ancora quasi per tutti, “biologo ospedaliero”. Non si trattava al tempo tanto di contenuti quanto di etichette infatti solo tre esami, minimo, differenziavano i due corsi di laurea, tre esami che diventavano sei per motivi “di segreteria” se si desiderava conseguire la seconda laurea. Ma la forma ha il suo peso in relazione alla sostanza così feci il mio tirocinio in un laboratorio invece che in un bosco.
Veterinaria a Genova non c’era. Avrei dovuto spostarmi. Io lavoravo e non potei prenderla in considerazione. In questo sono stato fortunato, è una professione troppo compromessa con il mondo della produzione e sfruttamento degli animali. Ne avrei sofferto.
A distanza di molti anni e l’applicazione in altri settori ho ritrovato la strada che più mi si addiceva. Prima con i cani e poi con i cavalli, la biologia e la podologia. Podologia significa fisiologia e meccanica applicate al piede, in questo caso del cavallo, trattato come un organo di locomozione e propulsione. Mirabile insieme espressione dell’adattamento capace, senza essere mortificato da accessori, di alta prestazione.
Come podologo faccio parte della AHA (American Hoof Association) di cui sono “member and certified trimmer”. Questo mi da accesso al confronto diretto con alcuni dei maggiori ricercatori, Pete Ramey, Bowker, Watt, Kellon… Taylor…
Al momento ritengo che la tecnica di Pete Ramey risalente nella sua formulazione ai primi anni ‘2000 sia la più completa. Ho scelto di far parte della AHA perché l’associazione dimostra diversi “gradi di libertà”. Pur nata dalla idea di Pete Ramey permette l’espressione. Questo fa si che al suo interno probabilmente militino persone assai diverse. Recentemente mi sono interessato alla Associazione Nazionale Naturalisti nella convinzione della assoluta interdisciplinarità degli argomenti che tratto e riconoscendo nel dottore in Scienze Naturali un professionista d’elezione nella particolare nicchia della gestione naturalizzata del cavallo. Purtroppo la associazione non pare vitale.
A volte mi viene chiesto come ho imparato a “pareggiare”. Le mie capacità derivano innanzitutto dallo studio delle materie appena citate cui si devono aggiungere tutte quelle del corso di laurea. Fisiologia vegetale e botanica ad esempio sono essenziali per quanto riguarda la gestione degli animali, la loro alimentazione che è così critica e necessaria per il raggiungimento di buoni risultati. A tutto questo si aggiunge la abilità manuale acquisita all’istituto tecnico dove una volta “officina” caratterizzava i primi tre anni. L’osservazione e la frequenza dell’ambiente della natural horsemanship completano il quadro. Allo studio dedico ancora una parte della mia giornata. L’Igiene, la Podologia per chi ha una laurea della facoltà di Scienze ma anche di Veterinaria é una specializzazione. Subordino, è una mia opinione, Veterinaria ai corsi della facoltà di Scienze perché al veterinario mancano nei fatti le conoscenze approfondite delle materie di base e tra queste la meccanica, la chimica organica e biochimica necessarie tra le altre per orientarsi consapevolmente nell’universo della gestione.
Lo studio non é però particolarmente apprezzato nell’ambiente. Purtroppo coloro che sperano di far cassa grazie al pareggio si limitano a seguire brevi corsi e corsetti dove vengono proposte linee di guida semplificate o si inventano specializzati in innumerevoli e poco intelligibili quanto discutibili discipline approfittando dei vuoti lasciati dalla arretrata veterinaria ufficiale.
Ciò che desidero è la diffusione del sistema Etica-Igiene-Tecnica che rende i cavalli indipendenti dalla ferratura ed i loro proprietari indipendenti, almeno in parte, sia da pareggiatori che da maniscalchi. Non nutro eccessive speranze. Basta guardarsi intorno per realizzare che il sistema umanità e innanzitutto la sottovalutazione della necessità di un controllo demografico prescinde da tutto ciò che consentirebbe un utilizzo razionale del tempo e dello spazio.
Nonostante la calma ed obiettività con cui cerco di affontare tutte le problematiche inerenti l’igiene veterinaria ed la tecnica di pareggio trattare con me può essere occasionalmente difficile. Soprattutto per coloro che con i cavalli lavorano e dai cavalli traggono utile. Sulla via della naturalizzazione il gestore del maneggio o centro e tutti i vari professionisti rappresentano quasi sempre un freno. Come il cane il cavallo sta meglio a casa propria o, date le diverse esigenze, su un’area gestita da una comunità di proprietari. Senza intermediari che fanno ridurre il rendimento degli investimenti a sfavore degli animali.
Come altrove specificato questo è un sito di IGIENE VETERINARIA. Ma la materia è trattata a favore del benessere animale, non dell’uomo. Trovate maggiori informazioni soprattutto nella pagina a ciò dedicata, che mi caratterizza.
Le materie di cui mi occupo sono:
– la podologia, cura e riabilitazione dello zoccolo in quanto American Hoof Association Certified Trimmer.
– alimentazione, analisi del fieno e integrazione e …
– parassitologia, analisi coprologica con la metodica McMuster e controllo dell’infezione in quanto Biologo iscritto all’Ordine. (nota del 2017: a dicembre 2016 ho dato le dimissioni dall’ONB, pensionamento)
Trovo la maggiore soddisfazione nella didattica e nell’avviare altri allo studio della (care and rehabilitation) dello zoccolo con l’obiettivo di essere superato. Per questo ho accettato di tenere alcune lezioni introduttive sulla gestione naturalizzata del cavallo presso la facoltà di veterinaria della Università di Teramo. Ho portato due studenti alla laurea con tesi dedicate. Alcuni studenti una volta laureati mi hanno cercato per tornare, liberi, sugli argomenti della gestione e del pareggio. Spero che il numero dei simpatizzanti della American Hoof Association (che si è fusa recentemente con una altra organizzazione) ma più in genere del Barefoot Movement aumenti e desidererei un Barefoot Movement unito sui principi etici prima che nella tecnica. Teskey, Cook, Jackson, Miller, Honza Blaha, Nevzorov … Uniti sui principi del barefoot e sull’abbandono delle imboccature e di qualsiasi applicazione di accessori in modo permanente alla zoccolo.
Infine due parole su questo sito. bitlessandbarefoot-studio che ho pensato assieme ad Andrea Carloni nel 2008 è diventato con il tempo un polo di orientamento per molti proprietarii e alcuni giovani interessati alla professione di pareggiatore, senza assumere un carattere associativo. b&b-s rispecchia quindi solo i miei principi, tecnica ed etica, vicini a quelli di Pete Ramey negliUSA ed Alex Brollo,MD in Italia. Tomas Teskey, VMD ed Il fisico Leonardo de Curtis, sono i miei più validi ed efficienti interlocutori, il primo riguardo l’odontoiatria, il secondo la podologia.
Questo sito didattico e la sua espressione sul campo e sul web rispecchiano il mio desiderio di di promozione dei principi del barefoot. b&b-s non ha dato origine a qualche cosa di diverso come una associazione professionale. Nell’attesa che i tempi e persone migliori di me propongano e realizzino una associazione di professionisti-istruttori, unita ed unica, mi accontento di vedere aumentare la sensibilità e propensione alla conoscenza da parte dei proprietari. Il barefoot e l’iron free movement sono nati in effetti per la realizzazione dell’autonomia, che sottintende capacità di pensiero ed azione. Senza la presa di coscienza ed impegno da parte dei proprietari ogni miglioramento della qualità della vita degli animali è effimero. Recentemente, rileggendo il sito di Alex Brollo, che non esiste più ma di cui sto riorganizzando pezzi per sottrarli all’oblio (giugno 2016) ho trovato questa frase: “We strongly reject the concept that hoofcare should be restricted to a small group of individuals who have signed a contract with one authority, or sworn an oath of allegiance to another authority, or that the knowledge of good hoofcare should be restricted to “professionals”. We do believe that we need many more farriers and professional trimmers to care for our current population of horses, but the owner who diligently cares for their own horses should have access to the same standard of learning and teaching material as those professionals”. Con i miei corsi nel passato ho cercato infatti di rendere quanti più proprietari possibile capaci ed autonomi.
Per contattarmi e conoscere persone, magari piu’ vicine geograficamente a voi e facili da raggiungere, che ritengo capaci di illustrare i principi che animano questo sito e che hanno maturato sufficiente esperienza per aiutarvi scrivetemi.
Franco