Editrice Equitare
Scritto qualche anno fa da Pete Ramey, indirizzato a tutti coloro che si avvicinano al piede scalzo con una minima conoscenza di base. La traduzione di Leonardo de Curtis è disponibile.
Con grande onestà e chiarezza Pete Ramey in questo piccolo libro riassume l’esperienza dei primi cinque anni di cura e riabilitazione dello zoccolo del cavallo. Si rivolge ad un pubblico eterogeneo di proprietari di cavalli e professionisti . Tutto l’impianto è centrato sulla tecnica, che allora riteneva valida, atta ad affrontare il piede del cavallo appena sferrato ed i suoi problemi, determinati sia dalla ferratura che dalla gestione globale, più consona alla riduzione di problemi e fatiche del proprietario che a garantire il benessere dell’animale.
Tecnica che allora vedeva nel cavallo rinselvatichito americano un esempio da copiare, spesso tout court, nella certezza che forma significasse prestazione. Molti erano, e sono, i proprietari e professionisti che abbagliati dalla soundness, dal vigore e forma fisica di questi cavalli finivano con l’intagliarne le forme nel proprio domestico. Già in questo libro Ramey prende le distanze da questo comportamento invasivo se non tiene conto dei materiali e della maturità delle varie parti costituenti lo zoccolo. Ancora distante dal Dr. Robert Bowker (università statale del Michigan), che ridisegnerà la fisiologia dell’intero zoccolo attribuendo alla suola una importante parte nella funzione del sostegno del peso del cavallo, intravvede la necessità di riferirsi al diverso terreno, alle condizioni di vita e di lavoro, alla realtà oggettiva di spazio, di cure ricevute e genetiche proprie del cavallo inteso come individuo particolare, unico, non omologabile ad un modello.
Con modestia descrive le sue esperienze: …a quel tempo, tagliavo via aggressivamente quei talloni “troppo” alti e tentavo di forzarlo.. diventava sofferente … alla fine, dopo qualche mese, giunsi alla conclusione che evidentemente alcuni cavalli poteveno essere scalzi, mentre altri non ci riuscivano. Avevo quasi rinunciato e stavo progettando di riferrarlo. Cominciai a lasciare in pace i talloni, perchè non ne potevo più di azzopparlo, e improvvisamente divenne sano di piede. Per farla breve, cominciai a imparare a lavorare con quel che c’era, piuttosto che a forzare gli zoccoli verso il modello selvatico, e i risultati si fecero vedere. In poco tempo divenne efficiente…(e)… Oggi rispetto la suola incallita più di ogni altra cosa.. pg.134.
Non solo il Pete Ramey di oggi rispetta la suola incallita MA addirittura il materiale duro di esfoliazione che nel cavallo libero di muoversi si accumula durante la stagione estiva sopra la suola costituendo una protezione aggiuntiva. Con il tempo, nei successivi dieci anni Ramey ha riveduto la sua tecnica, distinguendosi da J. Jackson soprattutto riguardo al cavallo laminitico. La diversa funzione attribuita alle parti comporta necessariamente una loro diversa lavorazione. La logica più che la fede,la meccanica più che la poesia, la ricerca scientifica accompagnata alla osservazione, la tecnologia dei materiali, gli consentono oggi una rapidità nel conseguimento della riabilitazione che non ha eguali.
Con questo libro iniziate con Ramey una avventura. Vero imprenditore dell’intelletto umano raccoglie ora intorno a se veterinari, agronomi, osteopati, ortopedici. Lo studio e poi l’esame di alcuni suoi audiovisivi consente, in nordamerica, l’acquisizione di crediti formativi.
Coloro che desiderano percorrere la strada del Ramey-pensiero possono visitare e studiare:
- il sito HoofRehab,
- le traduzioni dei suoi articoli, disponibili gratuitamente sul web, “Brollo traduzioni”,
- questo sito divulgativo bitlessandbarefoot-studio.org e partecipare agli incontri proposti.
Making Natural Hoof Care Work for You by Pete Ramey. An introduction.
In this small book and with great honesty and clarity, Pete Ramey summarizes his experience in the first five years of taking care of and rehabilitating the horse’s hoof. The book is geared toward a heterogeneous public of horse owners and professionals. It is centered upon the technique that he believed valid at the time, in order to deal with the problems of the de-shod horse and its owner caused by de-shoeing and horse management, more than promoting the well being of the animal.
With the certainty that form meant performance, this technique viewed the American mid-west feral horse as an example to copy in its entirety. Many owners and hoof professionals were, and are still, blinded by the physical capabilities, soundness and vigor of these horses and ended up shaping their domestic hooves accordingly. Pete Ramey objects to this invasive behavior if it doesn’t recognize the materials and maturity of the various parts of the hoof. Even though still far from Dr. Robert Bowker (University of Michigan) , who redesigned the physiology of the entire hoof, attributing to the sole an important function in bearing the weight of the horse, Ramey foresees the need to consider living and working conditions, the type of footing and space available, the specific care received and the genetics of each horse, intended as an individual and not as a model.
He modestly describes his experiences: – …At that time, I was aggressively hacking those high heels off and trying to force him to de-contract, thinking that was the problem. While most of my barefoot horses were doing great, this horse got sore when I trimmedd him…Finally, after a few months I had decided that while obviouly some horses could go barefoot, some could not . I had almost given up and actually planned to go back to shoeing him. I started leaving those heels alone because I was sick of making him sore, and suddenly he was sound…..I started learning to work with what I had, rather than trying tp force hooves toward the wild model, and it paid off…..
Today Pete Ramey not only respects the calloused sole but also the added protection of hard exfoliated material that a free roaming horse accumulates in the summer. Over the ten years following this book, Ramey has revised his technique differentiating from J. Jackson mostly regarding laminitic horses. Giving a diverse function to hoof parts means working them differently. Logic more than faith, mechanics more than poetry, scientific research accompanied by observation and technological materials now permit Ramey to rapidly rehabilitate hooves as no other.
This book begins your adventure with Ramey, a true entrepreneur of human intellect who now unites veterinarians, agronomists, osteopaths and orthopedics. In North America the study of some of his audiovisual material and eventual testing on its contents counts as official formative credits.
Those who wish to follow Ramey’s method/philosophy can visit and then study:
- the HoofRehab site,
- the original articles or Italian translations of its available free of charge on the internet, “Brollo traduzioni”,
- this site bitlessandbarefoot-studio.org and participate in the proposed encounters.