A giudicare dalla quantità di richieste di aiuto per la preparazione della soluzione del Villate semplificata e dagli sguardi interrogativi quando ne parlo pare che le più semplici misure igieniche siano trascurate. Qui é spiegato come e cosa fare.
Dovete procurarvi:
Una tanichetta da 5 litri di plastica per alimenti.
Uno spruzzino o erogatore spray della capacità massima di 1 litro. Una capacità maggiore lo fa diventare poco maneggevole e pesante.
Solfato di rame. Lo potete trovare in ogni consorzio agrario. E’ un solido in cristalli di colore blu. Sulla confezione dovrebbe essere riportato ( solfato di rame concentrazione 98-99% ) Badate bene che la miscela bordolese, che potrebbe esservi proposta è una miscela di solfato di rame e di calce! Non va bene! La calce é una base forte ed é caustica! Quello che dovete comperare è solfato di rame (solo!). Le confezioni sono solitamente da 1/2 kg. oppure da 5 Kg.
Aceto. Alcuni vi diranno di utilizzare aceto di mele. L’aceto di mele contiene acido malico. L’acido malico viene utilizzato in concorso con altri principi attivi nelle ulcerazioni. Io utilizzo normale aceto. In caso di problemi seri al fettone prendete pure in considerazione l’aceto di mele ma non fatene un problema.
Preparazione. Inserite il contenuto del sacchetto da 1/2 kg. di solfato di rame nella tanichetta o un quantitativo più o meno equivalente. Aggiungete acqua fino a riempire la tanichetta a metà, poi aceto. Chiudete ed agitate un poco. Lasciate riposare. Avete ottenuto una soluzione acquosa, acida, satura di solfato di rame.
Una parte del solfato di rame che avete inserito nella tanichetta non si scioglierà, rimarrà sul fondo. Travasate la soluzione dal contenitore nello spruzzino con un imbuto. Il solfato di rame che non si é sciolto rimanendo sul fondo della tanichetta non andrà ad intasare l’erogatore. Questo residuo verrà sciolto, ed utilizzato, quando aggiungerete altra acqua e altro aceto.
Utilizzo. Pulite gli zoccoli del vostro amico con un nettapiedi ed una spazzola metallica. La pulizia deve essere piuttosto meticolosa. Occasionalmente potete lavare ed insaponare, quindi risciacquare zoccolo e pastorale magari con del sapone allo zolfo. Sarà possibile osservare ciò che normalmente sfugge alla nostra attenzione. Siete pronti per spruzzare la soluzione su fettone, suola, barre. Se il cavallo é particolarmente dolorante perché piagato potrebbe avere qualche reazione. Iniziate dalla periferia dello zoccolo per arrivare al centro ed al fettone. Insistete sulle lacune centrale e collaterali. In caso di necessità comperate dei sacchetti da muratore. Quelli per calcinacci sono particolarmente resistenti. Ne infilate un paio uno dentro l’altro per aumentare la resistenza. Abituate il cavallo a calzarli. Poi aggiungete nel sacchetto la soluzione fino ad una altezza di un paio di cm. Qualche minuto basta.
Frequenza. A seconda delle condizione dello zoccolo, della stagione, della gestione, applicate giornalmente, a giorni alterni, settimanalmente.
Perché. L’aceto crea un ambiente non idoneo alla moltiplicazione dei batteri. E’ un batteriostatico. Il solfato di rame è un antifungino. L’acido acetico é un acido debole e neutralizza la ammoniaca che é una base debole. L’ammoniaca contenuta in quantità nelle lettiere è responsabile della riduzione di consistenza della suola e degli altri tessuti. L’aceto non è un indurente, semplicemente neutralizza l’ammoniaca.
Composizione. Nella preparazione del Villate vi sono anche solfato di zinco ed allume. La preparazione casalinga con solo aceto e solfato di rame, facilmente reperibili, è sufficiente e particolarmente economica. I prodotti già preparati sono piuttosto densi, non penetrano a sufficienza. Se ne avete allungateli con aceto al fine di raggiungere meglio tutti i recessi dello zoccolo.
Dove. Tutto ciò andrebbe fatto in un luogo asciutto e pulito dove il cavallo dovrebbe rimanere almeno qualche minuto.
Benefici. Nella parte posteriore dello zoccolo il fettone é di particolare importanza. Se infetto e dolorante il cavallo farà in modo di caricarlo meno possibile. Muovendosi, invece che atterrare piatto o appena di tallone cercherà l’atterraggio di punta. Questo modo di posare lo zoccolo a terra innescherà a cascata gravi patologie. Non a caso quando il cavallo atterra di punta la prima cosa da verificare é proprio lo stato del fettone. Il primo e più efficace modo per sanare e consolidare un fettone è il movimento su terreni di adeguata penetrabilità. Durante la riabilitazione la pulizia e disinfezione sono di grande importanza. Ma prevenire é meglio che curare.
Si può essere più aggressivi Considerate che potrebbero proporvi rimedi che attaccano i tessuti infetti ma anche quelli buoni.
Trattamento farmacologico.
Miscelate due prodotti in pasta. Un antibiotico (gentamicina) ed un antimicotico (clotrimazolo). Conservate in frigo il barattolo ed applicate sul fettone la “pappa” con uno stecco di gelato o una siringa. Tattate per una quindicina di giorni alternando mattina e sera con il Villate. Gentamicina e Canesten (per citare due dei tanti prodotti commerciali) sono in libera vendita. Il Daktarin invece di essere in pasta come il Canesten è in polvere. Potete continuare a metterlo sul fettone per qualche tempo prima di far calzare una scarpetta al cavallo. Aggiungete talco nella scarpetta per limitare l’umidità da traspirazione. La scarpetta è utile se il suolo è umido, ricordatevi che la scarpetta crea di per sé un ambiente umido e deve essere utilizzata per un tempo limitato durante la giornata magari proprio per non disperdere un farmaco. Igiene e pulizia dei campi conservano una importanza fondamentale.
Altre soluzioni disinfettanti, cloro, a.oss., betadine, in genere possono precedere ed accompagnare i trattamenti. Alcune sono in contrasto fra loro. Per esempio acqua ossigenata e betadine. O uno o l’altro. Meglio il betadine, almeno dopo il primo giorno. Le soluzioni disinfettanti sono importanti perché è necessario asportare e lavare. Vanno usate copiosamente.
Pensate!!
Se il vostro cavallo ha questi problemi è perché:
si muove poco o nulla
la parete è lasciata troppo lunga ed il fettone rimane passivo
l’igiene è trascurata
il campo è troppo umido e necessita di drenaggio almeno nelle zone di maggiore passaggio o alimentazione
Sarete affascinati da pubblicità che promuovono miracoli. Esistono molti disinfettanti ma sono ben conosciuti. Alcuni di utilizzo più “difficile”. Se quello che avete letto su questa pagina non vi basta e volete ulteriori informazioni e consigli il farmacista è il professionista a voi più vicino, facilmente raggiungibile e che meglio vi saprà rispondere su benefici, difficoltà ed impiego di un disinfettante. Se trova il tempo. Ricordategli che lo zoccolo, l’unghia, il fettone, eccetera, non sono altro che epidermide modificata. MA RICORDATE CHE NULLA SOSTITUISCE UNO SPAZIO DRENATO E PULITO ED IL VOSTRO IMPEGNO.